Storia
L’impiego di un semplice nome, come già discusso, più facile da ricordare, e che andasse a sostituire un indirizzo numerico di un host, risale all’epoca di ARPANET ( Advanced Research Projects Agency Network). Questa era una rete a commutazione di pacchetti nonché la prima ad implementare la suite di procolli TCP/IP.
La commutazione a pacchetto è un processo di trasmissione di dati in una rete digitale in cui essi vengono suddivisi in pezzi o blocchi di dimensioni adeguate per un trasferimento rapido ed efficiente tramite diversi dispositivi di rete.
Lo Stanford Research Institute (adesso SRI International) manteneva un file di testo chiamato HOSTS.TXT che associava (mappava) i nomi degli host agli indirizzi numerici dei computer su ARPANET, in pratica facendo corrispondere a ciascun nome host un indirizzo numerico. L’allineamento degli indirizzi numerici, chiamato Assigned Numers List (elenco di numeri assegnati), fu gestita dall’informatico statunitense Jon Postel dall’Information Science Institute (ISI) della University of Southern California, il cui gruppo collaborò a stretto contatto con SRI. Gli indirizzi erano assegnati manualmente. Per richiedere un hostname ed un indirizzo, ed aggiungere un computer al master file, gli utenti dovevano contattare il Network Information Center (NIC) dello SRI, al tempo diretto da Elizabeth Jocelyn “Jake” Feinler, telefonicamente, durante gli orari d’ufficio.
ARPANET, acronimo di "Advanced Research Projects Agency NETwork", realizzata dal DARPA sul finire del 1969, fu una rete di computer ed è considerabile come la forma "primitiva" da cui si sviluppò Internet nel 1983.
Questo “sistema”, come si può immaginare, iniziò a dare segni di inadeguatezza già all’inizio degli anni ’80; la gestione, l’aggiornamento ed il mantenimento di una tabella di host singola e centralizzata così fatta era lento e poco maneggevole. La rete emergente, che intanto si popolava sempre più, richiedeva un sistema automatico per il naming per dare risposte adeguate ad affrontare possibili problemi tecnici e personali.
Nel 1983 Jon Postel domandò a Paul Mockapetris di valutare una serie di proposte, cinque proposte fra loro differenti, per i “Nomi di Dominio” che Mockapetris sviluppo nel Domain Name System (DNS). Il Domain Name System fu implementato nel 1984 e sarebbe diventato un sistema centralizzato per distribuire e risolvere i nomi di una rete TCP/IP (quale ARPANET e Internet). Le specifiche del sistema DNS furono delineate all’interno dei seguenti documenti RFC: RFC 881, RFC 882, RFC 883, RFC 1034 and RFC 1035. La Internet Engineering Task Force (IETF), un organismo internazionale che a tutt’oggi si occupa dello sviluppo e promozione degli standard Internet, pubblicò le specifiche originali nelle RFC 882 e RFC 883 nel novembre del 1983.
Una Request for Comments (RFC), nel contesto delle tecnologie di Internet, è un tipo di pubblicazione ad opera della comunità scientifica e tecnica di Internet, fra cui IETF, e dei principali organismi di sviluppo tecnico e di definizione degli standard Internet. Le RFC possono anche provenire dalla Internet Research Task Force (IRTF), dall'Internet Architecture Board (IAB), così come da autori indipendenti. Il sistema delle RFC è supportato dalla Internet Society (ISOC).
Numero RFC | Titolo (autore) | Anno di pubblicazione | URL |
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RFC 881 | The Domain Names Plan and Schedule (J. Postel) | Novembre 1983 | https://tools.ietf.org/html/rfc881 |
RFC 882 | DOMAIN NAMES – CONCEPTS and FACILITIES (P. Mockapetris) | Novembre 1983 | https://tools.ietf.org/html/rfc882 |
RFC 883 | DOMAIN NAMES – IMPLEMENTATION AND SPECIFICATION (P. Mockapetris) | Novembre 1983 | https://tools.ietf.org/html/rfc883 |
RFC 1034 | DOMAIN NAMES – CONCEPTS AND FACILITIES (P. Mockapetris) | Novembre 1987 | https://tools.ietf.org/html/rfc1034 |
RFC 1035 | DOMAIN NAMES – IMPLEMENTATION AND SPECIFICATION (P. Mockapetris) | Novembre 1987 | https://tools.ietf.org/html/rfc1035 |